mercoledì 31 dicembre 2014

Buon 2015 dall'Associazione Costantino Reyer



A tutti i reyerini l'augurio di uno splendido 2015 dall'Associazione Culturale Costantino Reyer.

Si preannuncia un'annata sportiva appassionante come non mai. I ragazzi di coach Recalcati potrebbero davvero scrivere nuove pagine di storia nel corso del nuovo anno.

Nel frattempo l'Associazione continuerà a ripercorrere quelle passate insieme agli appassionati reyerini.

A gennaio infatti riprenderà "Aperitivo Granata", il ciclo di incontri dedicato alla storia della Reyer.

Nei prossimi giorni scopriremo le date delle nuove serate e i nomi dei protagonisti del passato che saranno con noi alla Bio-osteria del PalaPlip di Mestre.

Continuate a seguirci.

Buon 2015 a tutti!




sabato 29 novembre 2014

Aperitivo Granata con Silvestrin e Ceron: dagli anni Settanta all'attualità



Un altro viaggio nel passato della Reyer, divertente e con spunti di attualità. I protagonisti sono stati i due ex reyerini Luca Silvestrin (nella foto con il piatto celebrativo delle sue 500 presenze in serie A) e Piero Ceron, in occasione del terzo appuntamento di Aperitivo Granata, il ciclo di incontri dell'Associazione Culturale Costantino Reyer dedicato alla storia reyerina. Nella serata tenutasi alla Bio-Osteria del PalaPlip di Mestre si è parlato degli anni Settanta, l'epoca del “basket-boom” a Venezia e Italia, sconfinando fino ai primi anni Ottanta. 

I compagni
Un periodo in cui il livello tecnico del basket italiano aveva toccato il suo apice. «Arrivavano stranieri quasi sempre fortissimi, non certo come adesso – ricorda Silvestrin. Erano solo due ma di grande qualità, gente che faceva la differenza. E anche di italiani forti ce n'erano davvero tanti». Non a caso a fine anni Settanta alla Reyer arrivano tra gli altri due nazionali come Della Fiori e Serafini. «Erano giocatori di alto livello. Serafini, per me che ero giovanissimo, è stato un fratello maggiore. E' lui ad avermi insegnato il mezzo gancio. Gli devo tantissimo». Per non parlare di Stefano Gorghetto o Lorenzo Carraro, allora bandiera della Reyer e che Piero Ceron ricorda bene. «Toccava a me cercare di difendere su di lui in allenamento. Era inarrestabile, fisicamente potente, un carattere tosto: non lo fermava nessuno». 

Gli allenatori
Figura di riferimento di quegli anni era il “Paròn”, ovvero Tonino Zorzi. Silvestrin. «Ha cresciuto intere generazioni di atleti. Noi giocatori di quegli anni gli dobbiamo tantissimo. Pretendeva molto, a volte era duro. Ma era come un padre. Difendeva il gruppo da tutto e da tutti, ti sentivi tutelato e per lui ti saresti buttato nel fuoco».
Tocca invece a Ceron raccontare del grande Aza Nikolic, il “professore”. «Più che un allenatore, era un santone. I suoi metodi erano di un rigore incredibile. Ricordo come fosse ieri l'allenamento fatto il 31 dicembre. Usciamo dall'Arsenale e al momento di salutarci ci dice “Ci vediamo domani alle nove”. Al momento tiriamo un sospiro di sollievo, pensando intendesse le nove di sera. Invece, dopo aver fatto una pausa, conclude lapidario: “Di mattina”». 

La finale di Barcellona
Passaggio obbligato nel sentiero dei ricordi, è la finale di coppa Korac dell'81, persa in maniera rocambolesca a Barcellona, che Silvestrin visse in prima persona. «Di quella sfortunata partita dobbiamo sfatare un falso mito. La palla persa non fu colpa di Nane Grattoni. Semmai erano le nostre “stelle” a essersi un po' nascoste sulla rimessa. Lui ebbe il coraggio di andarsi a prendere il pallone, ma era il meno indicato per vedersi fischiare un fallo, non essendo famoso. Infatti non glielo fischiarono e scivolò perdendo il pallone. Eravamo in stanza assieme, come sempre. E so bene quanto abbia sofferto quella notte». 

L'attualità
L'incontro con i numerosi tifosi presenti è stato anche un'occasione per parlare dell'attualità e del bel momento che sta vivendo il gruppo di Recalcati. «Questa squadra mi piace molto – è l'opinione di Silvestrin. La scelta vincente è stata quella di puntare sul gruppo di Siena e portarlo qui. E poi Recalcati è una garanzia. Questa squadra deve arrivare almeno in semifinale. Se così non fosse sarebbe una delusione». Segue ovviamente da vicino le vicende della prima squadra anche Piero Ceron, papà di Marco. «Il suo esordio in serie A è stata una bellissima soddisfazione. Ormai mi conoscono come il “papa di Marco” e la cosa fa davvero un bell'effetto».

lunedì 24 novembre 2014

Dai palloni di Grattoni, agli "Sbronzi di Rialto": il meglio della serata con Luca Silvestrin e Piero Ceron



Racconti, risate e ricordi nella serata dedicata agli anni Settanta della Reyer. Brillanti e affiatati Luca Silvestrin  e Piero Ceron, hanno soddisfatto la curiosità dei tanti appassionati intervenuti alla Bio-Osteria del PalaPlip di Mestre, nel terzo appuntamento di "Aperitivo Granata" organizzato dall'Associazione Culturale Costantino Reyer.



Dai maestri Zorzi, Guerrieri, Nikolic, alle stelle Dalipagic, Haywood e Carraro. Dalle sfide più accese, agli episodi più divertenti. Fino alle considerazioni sull'attualità. Non è mancato davvero nulla negli interventi dei due ex reyerini.

Di seguito qualche estratto della chiacchierata con Silvestrin e Ceron.

Silvestrin"Pochi sanno come è arrivato a Venezia Nane Grattoni. In realtà la Reyer era interessata ad un altro ragazzo del Cormons, un due metri, dal fisico promettente. Fu la società friuliana ad insistere perché la Reyer prendesse anche Grattoni. In cambio a Cormons arrivarono...quattro palloni! Fu un grande affare. Anni dopo Nane fu ceduto per diverse centinaia di milioni a Reggio Emilia".

Ceron: "Nella Reyer più forte di tutti i tempi, quella di Dalipagic e Haywood, c'è stato un altro giocatore che ha fatto un'impresa irripetibile. Angelo Bianchini. A lui spetta il record del mondo dell'espulsione più rapida di sempre: sei secondi! Appena entrato in campo ha sgambettato un avversario." Silvestrin: "In verità il povero Bianchini fu spinto da dietro da quella vecchia volpe di Della Fiori. Ma ad essere espulso toccò a lui".

Silvestrin: "Haywood era un giocatore di un'eleganza straordinaria, aveva un fisico perfetto. Era il nostro Bronzo di Riace (senza però il piccolo difetto dei Bronzi di Riace...)"Ceron "In compenso l'anno dopo abbiamo avuto gli "Sbronzi di Rialto", Wicks e Seals. Quante volte sono dovuti andarli a prendere di notte dalle parti di San Bortolomio..."





La serata è proseguita a suon di ombre e sprizzetti per concludersi con una bella tavolata dove gli impeccabili Gnocconi alla zucca e l'imperdibile Castradina (per onorare la ricorrenza della festa della Madonna della Salute) dell'Eco-Chef nonché Presidente, alias David Marchiori, l'hanno fatta da padroni.

Grazie a tutti di essere intervenuti!

Associazione Culturale Costantino Reyer














lunedì 17 novembre 2014

Aperitivo granata: gli indimenticabili anni Settanta della Reyer con Silvestrin e Ceron



Un altro passo nell'epopea reyerina. Sono gli anni Settanta, il decennio al centro del secondo appuntamento con “Aperitivo Granata”, il ciclo di incontri sulla storia della Reyer raccontata dai protagonisti che si terrà venerdì 21 novembre (19.00) presso la Bio-osteria del PalaPlip di via San Donà a Mestre. Dopo il successo dell'incontro sugli anni Sessanta con Cedolini, Ferro, Lessana, e Zamarin, toccherà a Luca Silvestrin e Piero Ceron (“padre d'arte” visto che il figlio Marco milita nella Reyer di Recalcati) introdurre gli appassionati ad un'età irripetibile, l'epoca del “basket-boom” a Venezia e in Italia.

La Reyer è assoluta protagonista di un decennio che consacra la pallacanestro come secondo sport preferito dagli italiani dopo il calcio. A Venezia la Misericordia è ormai troppo piccola e la nuova casa diventerà l'Arsenale, inaugurata nel '77 con una memorabile partita contro l'Olimpia Milano.
E' una Reyer che sforna talenti su talenti, a partire da Carraro e Gorghetto, che arrivano fino alla Nazionale. Ma sono tantissimi i giocatori cresciuti in maglia granata in quell'epoca, tra cui Luca Silvestrin e Piero Ceron (nella foto rispettivamente con il numero 12 Silvestrin in piedi terzultimo a destra, con il 5 Ceron, secondo inginocchiato da sinistra dopo il mitico massaggiatore Gianni Cavagnis). Saranno loro a raccontare storie, aneddoti e curiosità di quegli anni entusiasmanti. Saranno loro a ricordarci il calibro delle stelle americane passate in laguna in quell'epoca, da Steve Hawes a Ed Stahl, da Rick Suttle a Neal Walk.

L'Associazione Culturale Costantino Reyer invita tifosi e appassionati a partecipare alla serata.

Ingresso libero

martedì 28 ottobre 2014

Dialoghi granata, anni Sessanta: dispute difensive tra Zamarin e Cedolini


Aperitivo granata (24 ottobre 2014)
Gli anni Sessanta

Zamarin: "D'accordo Giorgio era bravo aveva un bel tiro, ma non so se vi ricordate che non tornava mai in difesa. Per forza segnava un sacco di canestri, ci toccava difendere in quattro mentre lui era già bello in contropiede!"

Cedolini: "Forse è vero. Ma ti ricordi quanti palloni recuperavo?"

Zamarin: "Sì ma li recuperavi sempre da dietro, solo perché non ti vedevano!"





lunedì 27 ottobre 2014

Aperitivo granata: ecco la storia


Si sono raccontati, punzecchiati, emozionati, come se tutto fosse ieri. Si sono presi in giro come se l'allenamento fosse finito da cinque minuti. E invece lo hanno fatto venerdì scorso, al primo appuntamento di "Aperitivo granata", la storia della Reyer raccontata dai protagonisti.

Loro sono l'orgoglio reyerino, i ragazzi terribili che hanno fatto della Misericordia un tempio e della Reyer una religione.  

I loro racconti ci hanno portati insieme a loro a giocare dentro la Misericordia, a sfidare la Nazionale Sovietica, a perderci per Mestre nel retro della Simca di Djuric, ad aspettare sui binari della stazione di Udine, a scappare dall'Hangar di Pesaro, a scendere dal ponte di Rialto dopo una notte di festa.

Ezio Lessana, Roberto Zamarin, Giorgio Cedolini, Franco Ferro

La storia sono loro.

Grazie ragazzi!


giovedì 23 ottobre 2014

Aperitivo granata: la Reyer degli anni Sessanta raccontata dai protagonisti



Hanno sfidato le migliori squadre italiane senza mai tirarsi indietro. Hanno reso la Misericordia un tempio inviolabile. Hanno formato forse il gruppo di giocatori più unito di sempre con addosso la canotta granata. Sono i “ragazzi di Geroli”, gli “angeli dalla faccia sporca” che negli anni Sessanta hanno riportato la Reyer in serie A. Sono stati anche gli avversari di Charlie Recalcati, attuale allenatore della Reyer maschile, nelle innumerevoli sfide tra la Venezia e Cantù.

Giorgio Cedolini, Franco Ferro, Ezio Lessana e Roberto Zamarin. Un quartetto tutto veneziano, che ci racconterà l'epoca del boom del basket italiano visto da Venezia, attraverso le imprese di un gruppo irripetibile. 

Sono i protagonisti di “Aperitivo granata”, il primo di una serie di incontri con i grandi ex della storia reyerina, organizzata dall'Associazione Culturale Costantino Reyer, con il sostegno di Panthers, Glorioso Vessillo, No Ghe Xe e di altri appassionati reyerini. L'appuntamento è per venerdì 24 ottobre (19.00) alla Bio-osteria del PalaPlip di Mestre – Venezia (via San Donà 195). L'incontro sarà accompagnato da immagini d'epoca e da rari cimeli portati dagli stessi protagonisti.

Ingresso gratuito


lunedì 20 ottobre 2014

Inizia "Aperitivo granata", il ciclo di incontri con i grandi ex della Reyer




Dopo il preludio dedicato alla storia dei due scudetti in tempo di guerra, inizia ufficialmente “Aperitivo granata”, il ciclo di incontri con i grandi ex della storia della Reyer, organizzato dall'Associazione Culturale Costantino Reyer con il sostegno dei gruppi organizzati dei tifosi reyerini, dai Panthers, al Glorioso Vessillo, ai No ghe xe.

Tanti i nomi degli ex giocatori che hanno dato la disponibilità a raccontare la loro epoca e la loro vita in maglia granata. Da Luca Silvestrin a Giovanni “Nane” Grattoni; da Andrea Gianolla a Loris Barbiero, a Massimo Guerra. Gli incontri si svolgeranno nei prossimi mesi presso la Bio-osteria del PalaPlip di Mestre (via San Donà 195).

Si comincia venerdì 24 ottobre (19.00) con gli anni Sessanta, l'era del boom del basket in Italia, con i protagonisti del ritorno della Reyer nella massima serie e delle successive entusiasmanti stagioni. A raccontare quegli anni sarà un vero manipolo di “reyerini doc”: Giorgio Cedolini, Franco Ferro, Manolo Guadagnino, Ezio Lessana e Roberto Zamarin. Un quintetto mitico che costituì l'ultima Reyer “tutta veneziana” della storia.

«Sarà un tuffo nel passato, ma senza nostalgia – precisa David Marchiori, presidente dell'Associazione. «E' soprattutto la voglia di trovarsi e ritrovarsi quella che ci muove, cercando lungo il cammino della storia di riallacciare quei tanti fili invisibili che uniscono ex giocatori, allenatori, tifosi e appassionati, accomunati dalla passione per la Reyer. E' un'iniziativa “in divenire”, aperta a tutti. E a tutti gli appassionati chiediamo di partecipare di persona: sarà un'occasione unica per scoprire e riscoprire il più grande patrimonio reyerino: le sue persone».

lunedì 6 ottobre 2014

Tiri Liberi: le immagini della presentazione alla Plip

Grazie a quanti sono intervenuti venerdì scorso presso la Bio-osteria del PalaPlip di Mestre nella serata dedicata al libro "Tiri Liberi" di Alessandro Tomasutti sugli scudetti della Reyer Venezia in tempo di guerra. 

Ecco alcune istantanee della serata e un estratto della presentazione che ha consentito al pubblico di seguire attraverso immagini e documenti d'epoca le vicende raccontate nel libro. 

L'Associazione Culturale Costantino Reyer










martedì 23 settembre 2014

Venerdì 3 ottobre a Mestre. Presentazione del libro "Tiri Liberi", la storia sconosciuta degli scudetti della Reyer Venezia





Due scudetti conquistati in un'epoca buia, smentendo pronostici e superando ostilità. Una storia da scoprire, per apprezzare le imprese sportive - finora sconosciute - della Reyer due volte campione d'Italia.

L'Associazione Culturale Costantino Reyer organizza la presentazione del libro “Tiri Liberi - Venezia, la Reyer e gli scudetti della pallacanestro tra guerra e resistenza” di Alessandro Tomasutti, che si svolgerà il prossimo venerdì 3 ottobre alle 19.00 presso la Bio-osteria San Donà 196 al PalaPlip di Mestre.

All'incontro, che sarà moderato dal giornalista della Nuova Venezia Michele Contessa, sono invitati a partecipare tutti i tifosi reyerini e gli appassionati di pallacanestro della nostra città.

Vi aspettiamo numerosi!

L'Associazione Culturale Costantino Reyer

martedì 5 agosto 2014

Gli scudetti della Reyer fanno ancora parlare: rassegna stampa di "Tiri liberi"

Ha riscosso subito notevole attenzione la ricerca sugli storici scudetti della Reyer in tempo di guerra. Hanno parlato di "Tiri liberi" Michele Contessa (Nuova Venezia), Giacomo Garbisa (Il Gazzettino) e Stefano Olivari (Indiscreto.info). Quest'ultimo ha presentato il libro attraverso un'intervista con l'autore, Alessandro Tomasutti. L'intervista è stata ripresa anche dal sito specializzato basketnet.net. Ecco tutti gli articoli.

Nuova Venezia
di Michele Contessa
Quei "Tiri liberi" negli anni della guerra

Il Gazzettino di Venezia
di Giacomo Garbisa
La storia dei due scudetti

Indiscreto.info
di Stefano Olivari
La guerra della Reyer

Basketnet.net
La guerra della Reyer



giovedì 19 giugno 2014

"Tiri liberi": la storia inedita della Reyer due volte campione d'Italia


In piena seconda guerra mondiale una squadra di pallacanestro conquista per due volte il titolo nazionale, sovvertendo ogni gerarchia e stupendo tutti per il suo gioco moderno e anticonformista. È la Reyer Venezia, la squadra che gioca in un edificio del Cinquecento all’ombra di affreschi rinascimentali, la Misericordia. Per farlo deve superare assenze, trasferte proibitive e squadre fortemente appoggiate dal regime fascista. La storia di un gruppo di ragazzi che compiono una doppia impresa, regalando a Venezia alcuni dei rari momenti di gioia negli anni più bui della guerra. 
A poco più di settant'anni dal secondo di quei due scudetti, tornano alla luce le vicende inedite di cui si erano perse le tracce. “Tiri liberi”, libro scritto da Alessandro Tomasutti, è la ricostruzione di quella storia, a partire dal settembre del 1941 fino al giugno del 1946, quando il gruppo originario della squadra si divise per dare vita ad una diaspora sportiva fondamentale per il basket italiano del dopoguerra.
Basandosi sulle cronache dell'epoca, vengono ripercorse le gesta di Sergio Stefanini, Rico Garbosi, Amerigo Penzo, Armando Fagarazzi, Luciano Montini e del loro allenatore, Carmelo Vidal. Sullo sfondo le drammatiche vicende della guerra, nella Venezia prima e dopo l'8 settembre, prima e dopo il 25 aprile, tra aneliti di libertà e voglia di rinascere.
In “Tiri liberi” tornano a rivivere le pagine di una storia che sembrava perduta e sulle quali invece c'è ancora molto da scrivere.


La ricerca sugli scudetti della Reyer in tempo di guerra è in aggiornamento. Chi desiderasse avere informazioni sulla pubblicazione può scrivere all'indirizzo email: costantino.reyer@gmail.com


L'opera
Titolo: Tiri Liberi
Pagine: 116
Con le testimonianze di: Sandro Gamba, Myriam Garbosi, Antonio Foscato.
Distribuzione: gratuita sul sito web dell'Associazione Culturale Costantino Reyer www.costantinoreyer.blogspot.it

L'autore
Alessandro Tomasutti, nato a Venezia nel 1977, addetto comunicazione e giornalista pubblicista, da più di dieci anni telecronista della Reyer Venezia, prima per la squadra femminile e dal 2006 anche per quella maschile. Si occupa di comunicazione e programmi europei di sviluppo. Nell'ambito dello sportswear ha lavorato per i marchi Diadora e Invicta. E' autore e redattore del blog canestridistrada.com. Da sempre tifoso della Reyer, ha ancora negli occhi i 70 di Praja, nelle orecchie l'urlo dell'Arsenale e nel cuore Floyd Allen.